Creazioni

“Fare Ricerca” è inebriante.  È il momento più bello del mio lavoro.  È un tempo magico, solitario e assorto, incantato ed euforico. La Ricerca prelude sempre a nuove sfide perché sono proprio i nuovi ‘ingredienti‘ che mi costringono a nuove invenzioni e quindi a nuove prove e tentativi fino a … nuove soddisfazioni! Qui di seguito alcune delle mie creazioni.

Riuso creativo

Il lavoro manuale è stupefacente sia nella sua accezione più magica, d’incanto e di gioia creativa, sia in quella più concreta e letterale che procura ebrezza e perfino dipendenza. È infatti totalizzante.


Nella foto:  dal ritrovamento di un volto ‘non finito’ di bambola Lenci- centrale di collana.

La resina

La resina è un materiale ostico, sulle prime scoraggiante. Molti i fattori in gioco nelle 36 ore dell’asciugatura. La lavorazione della resina esige pazienza, calma, volontà, perseveranza nei tentativi e resistenza ai fallimenti. 


Nella foto: dettaglio dei tondi con particolari frammentati e ricomposti da “La Madonna della Vallicella”  di Rubens. I raccordi da moduli di collana anni Cinquanta.

Antiquariato

Antiquariato, tradizione di famiglia. Amore condiviso fin da bambina con mio papà. Sotto-resina, con velata autoironia, oggetti magnifici e quasi inarrivabili nel mondo reale


Nella foto: ‘Fanciulla con Dragone’, particolari da gruppo scultoreo in corallo sbalzato, XVIII secolo. 

Dalla sartoria

È stato naturale estendere la ricerca, la raccolta e lo studio, all’intero repertorio della Sartoria, di differenti epoche fino a tutto il Novecento. Dapprima ‘la fibbia‘ che nei secoli passati ha goduto di dignità e valore pari al gioiello. Poi le clips, e più avanti negli anni ‘la passamaneria‘.


Nella foto: pendente double-face con ghiera in metallo con strass di vetro anni ‘20, bottoni in giaietto di fine ‘800, alamari in passamaneria anni '70-’80, pendenti di orecchini anni’ 90, perle di Maiorca.